02 marzo 2017

Carabinieri, Ministeri e Misteri

Ci sono molti cliché sull'Italia e sugli gli italiani che si fanno fatica a smentire...

Una bicicletta è tua fino a quando ci pedali sopra.

I Carabinieri sono carabinieri.

Le cose gestite dal Ministero appartengono al Regno Borbonico.

Così, lunedì scorso qualcuno si è appropriato della bicicletta di un familiare, parcheggiata nel cortile della scuola. Il cortile è recintato e il cancello rimane chiuso nell'orario scolastico, ma questo non ha impedito a qualcuno di entrare a piedi e uscire in bici.

http://www.oggitreviso.it/

Per dovere civico di informazione e statistica su questi eventi 'sfortunati' ma che appartengono alla quotidianità, ho pensato di sporgere denuncia verso ignoti.

Da bravo informatico, ma soprattutto per una idiosincrasia e allergia nei confronti delle sale d'attesa di certi uffici, ho pensato che la cosa si poteva risolvere con la compilazione di un questionario online.

In effetti è possibile: l'Arma offre agli arditi del web un sito dedicato:
https://extranet.carabinieri.it/DenunciaWeb/denuncia.aspx

In questo sito il malcapitato può compilare 4 o 5 pagine di form, al termine del quale scegliere il comando e l'arco temporale nel quale andare a firmare e convalidare la denuncia inserita, entro due giorni.

Semplice no? Ci si reca in caserma, si mostra un documento, si firma e via.

Non più quelle scene da film di Pozzetto, in cui in uno stanzone con un assortimento di malavitosi, incauti, imbecilli e furbastri si aspetta il proprio turno, mentre si ascolta l'interrogatorio in corso, a porte aperte, (alla faccia della privacy) con il militare di turno che batte sulla macchina da scrivere con la famosa tecnica dei due indici.

E invece...

E invece no. Ci si reca in caserma, si aspetta il proprio turno in uno stanzone con un assortimento di malavitosi, incauti, imbecilli e furbastri, ascoltando attraverso la porta o il vetro le tristi storie del disgraziato che è entrato dal carabiniere, che trascrive i dati sul PC con la tecnica dei due indici.

"Buongiorno, mi chiamo....,  ho compilato la denuncia online.... Ecco vede, qui ho l'email del sito, e gli estremi del documento che ho compilato..."

"No, no, lasci stare, non serve a niente. Mi racconti tutto dall'inizio, che lo scrivo io."

"Ma come? E la denuncia online?"

"No, no, la rifacciamo adesso, vedrà che ci vuole poco..."

E ti siedi sconsolato, davanti alla scrivania di questo efficiente servitore dello stato che ha imparato il suo bravo software per le denunce e scrive a due dita.

Correggi gli errori di ricopiatura e di battitura. Stampa quattro copie, firmi, ringrazi, esci dall'ufficio, esci dalla caserma e cerchi di rientrare nel ventunesimo secolo...