19 dicembre 2016

Codice su blogger?

Vabbè, non era proprio codice, era solo un comando da inserire nella shell del Mac, ma per i posteri e i post futuri, me lo segno:

Come si evidenziano e si formattano i frammenti di codice su blogger?
La domanda è qui:
http://stackoverflow.com/questions/679189/formatting-code-snippets-for-blogging-on-blogger

Tra le risposte, in questo momento, fa al caso mio questa qui di Samuel, del 2012:
For my blog I use http://hilite.me/ to format source code. It supports lots of formats and outputs rather clean html.
Ci ho provato anch'io, e devo dire che mi sono trovato bene!

Ecco il metarisultato:
<div style="background: #ffffff; overflow:auto; width:auto;
border:solid gray;
border-width:.1em .1em .1em .8em;
padding:.2em .6em;">
  <pre style="margin: 0; line-height: 125%">Put your HTML here! </pre>
</div>

Carino no?

Vodafone Station e filtro famiglia

Da novembre 2015 il mio provider internet di casa è Vodafone.

Ho lasciato Telecom (ora TIM) dopo l'increscioso episodio dell'aumento da 30 a 45 euro mensili del 2015, effettuato senza una vera e propria comunicazione agli utenti.

Nella precedente configurazione, il modem Telecom faceva da modem, e un router e access point Universal Robotics 5462 faceva il suo lavoro, consentendomi di gestire firewall, DNS, rete wifi e cablata.

Con questa configurazione avevo impostato un filtro famiglia per ridurre l'accesso a siti porno, casinò online, truffatori e compagnia varia, soprattutto in vista del fatto che i ragazzi accedono spesso e volentieri a YouTube e altre risorse internet, e non sempre con la supervisione dei genitori.



Il  filtro famiglia più semplice in assoluto è anche gratis: basta
  1. registrarsi su Open DNS
  2. scegliere le categorie di siti da filtrare (es. nudo, porno, giochi d'azzardo, ecc.), 
  3. impostare i propri DNS facendoli puntare ai loro name server.
Il funzionamento è semplice: ogni volta che si chiede di tradurre il nome di un sito in un indirizzo IP, Open DNS consulta il suo archivio e risale alle categorie abbinate a quel sito. Se la categoria è fra quelle ammesse, traduce l'indirizzo, se la categoria è fra quelle che l'utente ha scelto di escludere, invia al richiedente una schermata di spiegazioni che giustifica il rifiuto di accedere a quel sito.

I DNS si possono impostare su alcuni dispositivi, ma non tutti. Su vecchie versioni di Android è possibile, sulle nuove no. Sui computer Windows è abbastanza semplice. Sui computer Mac è già più complicato.

La cosa più semplice è impostare i DNS sul router di casa, così il filtro vale per tutti i dispositivi che escono da casa.

La Vodafone Station fa il suo mestiere di portare internet in casa, ma non mi aiuta con il filtro famiglia.

A quanto dicono alcuni esperti in questo thread intitolato "Modifica server DNS" ,ospitato dal forum di Vodafone stesso,  Vodafone Station filtra tutte le richieste DNS dirette alla porta 53, rigirandole ai name server Vodafone, vanificando i miei tentativi di bloccare siti e pubblicità indesiderate.
(questo è il comportamento impostato in fabbrica, in gergo, "di default").

Questa tecnica si chiama "Transparent DNS" e vìola la cosidetta "Neutralità della rete", ossia la possibilità di un utente di accedere ai contenuti su internet senza essere condizionato dal suo fornitore di internet (provider).

Se utilizzate la vostra rete di casa per sviluppo o test di rete, sappiate che la Vodafone Station non vi aiuta.

Ci sono dei modi per aggirare questo condizionamento, ma non sono semplici.

Nello specifico, per il filtro famiglia, è molto più facile pagare una tariffa mensile di 2 euro per aggiungere l'opzione di Vodafone di "Rete Sicura".

Delle altre opzioni vorrei parlarne in un articolo successivo.

Per ora, spero di essere stato chiaro sui limiti di questo fornitore.


da video ad audio per iPod

Avevo dei video scaricati da YouTube (aaargh! non si fa!) da passare ad un vecchio iPod shuffle, che devo ammettere è il lettore MP3 più longevo che abbia mai posseduto, ed è anche sopravissuto a qualche estate sarda nel portamonete dell'auto!

Quindi formato originale: MP4; destinazione MP3 o AAC per iPod; luogo di lavoro: MacBook bianco del 2009, aggiornato a OS X El Capitan.

Cerco indicazioni sul web: trovo un paio di forum e Stack Overflow.
http://apple.stackexchange.com/questions/113125/rip-audio-file-from-video-file-in-osx
http://stackoverflow.com/questions/9913032/ffmpeg-to-extract-audio-from-video

L'orgoglio professionale mi spinge ad aprire il terminale sul Mac e cercare ffmpeg.

C'è!  E questa è la sintassi che ho usato:



ffmpeg -i  "video musicali/La bella tartaruga.mp4" -vn -acodec copy "video2audio/La bella tartaruga .m4a"
-vn = no video
-acodec = riutilizza lo stesso codec del video
file.m4a = incartalo come AAC per Mac

16 novembre 2016

Gianni Degli Antoni

Apprendo solo oggi della scomparsa di Gianni Degli Antoni, il 9 aprile di quest'anno.

Creatore del Dipartimento di Informatica dell'Università Statale di Milano, relatore della mia tesi di laurea, figura quasi mitologica dell'informatica italiana, in particolar modo per i suoi studenti.

Lo ricorda Stefano Quintarelli in un suo post.
Lo ricorda l'Università, intitolandogli il Dipartimento.

Gli aneddoti e le storie si sprecano.

A me piace ricordare quelle conferenze improvvisate nel suo ufficio di via Comelico, dove, con qualche ospite e una manciata di studenti, seduti tra pile di tesi, articoli di riviste specializzate e fax arrotolati, si affrontavano argomenti apparentemente scollegati fra loro ma che nella sua testa erano fili di un tessuto di informazioni ipertestuali che in maniera semplice e brillante svolgeva davanti a noi per illustrare un disegno improbabile ma affascinante.

Un genio e ispiratore, instancabile osservatore e commentatore della realtà, di cui voleva sempre cogliere i segni premonitori del futuro. E se possibile inviare i suoi pionieri a esplorare e raccontare a loro volta i loro viaggi e le loro scoperte.

Grazie GDA.


07 novembre 2016

Blogger: stile dei collegamenti (link)

I link nei miei post non si vedono!
Sono grigi come il resto del testo, tranne la prima volta (unvisited).
Ma secondo questa opinione, è meglio lasciarli con lo stile tradizionale, ossia sottolineati!

Ecco dove cambiare l'impostazione, nel foglio di stile del blog:

Ho semplicemente commentato/rimosso il parametro text-decoration, in modo da lasciare lo stile di default.
Ringrazio Yoboy per il suggerimento.

certificati SSL Let's Encrypt: non è più una novità

Mi considero quelli che gli inglesi chiamano un early adopter, un po' un precursone, un po' visionario.

Per i siti dell'azienda per cui faccio IT ho adottato i certificati SSL di Let's Encrypt.

Perché?

Prima di tutto, perché ormai senza certificati non funziona più nulla, almeno nel mondo Microsoft.
Ad esempio Exchange Server 2013 richiede un certificato SSL SAN, con almeno mail.dominio.it e autodiscover.dominio.it.

Secondariamente perché sono gratuiti.
Solitamente il corollario della scelta di usare Microsoft in azienda è che per la manutenzione, l'assistenza, gli add-onn, gli amenicoli, e tutto il resto, bisogna spendere.
Qui entra in scena Let's Encrypt, con i certificati semi-automatici.

Si utilizza un client, ad esempio, su Windows:
* https://github.com/Lone-Coder/letsencrypt-win-simple/releases
* https://github.com/ebekker/ACMESharp/wiki/Quick-Start

La notizia non è rimasta nel cassetto: a Ottobre 2016, Let's Encrypt aveva installato 10 milioni di certificati:
https://community.letsencrypt.org/t/3-million-issued-certs-and-almost-2-million-unexpired-certificates/15511/59





06 novembre 2016

... tutti in sella

Sono fortunato... vado al lavoro in bici.
La mia bici da città, una onesta Stelvio degli anni '80, non ce la fa a sopportare il percorso sterrato lungo Ticino che mi porta all'ufficio.
L'ho cambiata con una MTB, usata, dei primi anni 90, cerchi Specialized, pneumatici svedesi, sellino cinese...
No, la sella cinese non c'entrava niente.
L'ho prontamente sostituita con una sella Bassano che avevo conservato da una precendete MTB, del mio caro amico Pier. Ma la sentivo scomoda. Forse era da cambiare anche lei?
Prima di prenderne un'altra, mi viene il dubbio: non è che devo regolarla meglio?
Ma come sistemarla? A che altezza? Con quale inclinazione?

Ho riscoperto le pagine web di Sheldon Brown, e in particolare la pagina sulle caratteristiche e la regolazione della sella.

Onore al fu Sheldon e alla sua voglia di condividere esperienza e opinioni ricercate sul mondo affascinante della bici, che nella sua semplicità nasconde un bagaglio tecnico centenario, spesso molto empirico e pieno di sorprese e di complessità mai immaginate!

E la mia sella? L'ho alzata e raddrizzata e ora viaggio molto più comodo!

Montessori a Pavia

Sono stato ieri ad un incontro sul metodo Montessori, come si usa chiamarlo, organizzato da un gruppo di genitori di Pavia che vorrebbe riaprire questa possibilità ai bambini dei dintorni.

La descrizione dei principi e dell'approccio all'educazione dei bambini e dei ragazzi mi è suonata molto familiare, forse per sensibilità personale, forse per eredità della nonna paterna, alunna di una scuola montessoriana. La memoria della nonna, una forte impronta su tutta la discendenza, quasi mi commuove e fa crescere il desiderio di dare questa opportunità alla mia bambina e quanti altri ne avrebbero bisogno.

Ascoltare, aspettare, dare fiducia al bambino, stimolarlo a curiosare, provare, sperimentare, dare a lui o lei l'occasione di ripetere e riprovare.

"Auitami a fare da solo"...

01 settembre 2016

Si parte.

Primo post!
Dopo alcuni tentativi quasi dieci anni fa, si ricomincia con un blog.
Vorrei scrivere più che altro di cose tecniche e tecnologiche, almeno per non tenere tutto nel mio tiddly wiki, che è così utile.

Non sapete cos'è tiddly wiki? E' un blocco note, privato o publico, in HTML, con la sua sintassi e tutti i vantaggi del HTML: nessun lettore proprietario, leggero, trasportabile, visibile ovunque.

vedi: http://tiddlywiki.com/