Apprendo solo oggi della scomparsa di Gianni Degli Antoni, il 9 aprile di quest'anno.
Creatore del Dipartimento di Informatica dell'Università Statale di Milano, relatore della mia tesi di laurea, figura quasi mitologica dell'informatica italiana, in particolar modo per i suoi studenti.
Lo ricorda Stefano Quintarelli in un suo post.
Lo ricorda l'Università, intitolandogli il Dipartimento.
Gli aneddoti e le storie si sprecano.
A me piace ricordare quelle conferenze improvvisate nel suo ufficio di via Comelico, dove, con qualche ospite e una manciata di studenti, seduti tra pile di tesi, articoli di riviste specializzate e fax arrotolati, si affrontavano argomenti apparentemente scollegati fra loro ma che nella sua testa erano fili di un tessuto di informazioni ipertestuali che in maniera semplice e brillante svolgeva davanti a noi per illustrare un disegno improbabile ma affascinante.
Un genio e ispiratore, instancabile osservatore e commentatore della realtà, di cui voleva sempre cogliere i segni premonitori del futuro. E se possibile inviare i suoi pionieri a esplorare e raccontare a loro volta i loro viaggi e le loro scoperte.
Grazie GDA.
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