26 dicembre 2018

Libri letti 2018 - 12

Giusto un appunto per ricordarmi di un paio di libri che ho finito di leggere questo mese, entrambi ereditati da mia zia Elizabeth, laureata in Storia, missionaria ed educatrice in Kenya negli anni '80.


Unbowed - One Woman's Story

Wangari Maathai, 2006

ISBN: 978-0099493099

(in inglese) E' l'autobiografia di Wangari Mathai, una ragazza keniana che cresce tra cultura nativa Kikuyu, suore italiane, colonialismo britannico e infine l'università negli Stati Uniti e in Germania.

Dotata di una determinazione singolare e capacità politiche notevoli fu una pioniera del movimento "Green" a cui dette uno sbocco pratico immediato attraverso programmi di riforestazione in Kenya. 

Le sue lotte a favore dell'ambiente, dei diritti delle donne e delle minoranze, della democrazia si scontrarono con il vuoto politico lasciato dal governo coloniale, il cattivo governo, la corruzione e i lasciti più gretti della cultura locale.

E' una storia avvincente, fitta di eventi e di colpi di scena, sullo sfondo di un paese e una cultura vissuti e raccontati con semplicità e profondo amore.


Adventures in Afghanistan

Louis Palmer, 1990

(inglese) Questo libro è assai strano e, come asserito in alcune recensioni, non è da prendere come fonte storica per descrivere l'Afghanistan degli anni '80. Piuttosto è da prendere come un excursus storico religioso del paese da parte di un accolita o ricercatore del sufismo secondo lo stile di Idries Shah, alla cui casa editrice Octagon Press dobbiamo questo volume.

Descrive una gita in giro per il paese durante l'occupazione russa, in compagnia di personaggi alternativi che lo espongono a ritagli di cultura afgana, personaggi mistici e custodi di musei culturali regionali. Ci ritorna un racconto molto sbilanciato a favore dei difensori locali della tradizione, e contro l'invasore russo, ricco di aneddoti e pillole di saggezza orientali.

Dell'autore non si sa molto. L'unica traccia in internet che ho trovato è in una recensione del libro, nel quale il recensore dice di averlo incontrato di persona.


Personalmente, è un testo che conserverò, insieme al racconto di Peter Levi (The Light Garden of the Angel King: Journeys in Afghanistan) che narra il suo viaggio del 1969, una fotografia oggi completamente sepolta dalle guerre e dall'estremismo Islamico.

Vi lascio il link a questo testo, che è stato tradotto in italiano, e mi auguro di poter un giorno visitare questo paese così ricco di storia, di tradizioni e di bellezza naturale, e così devastato dalle ambizioni di potere degli uomini del nostro tempo.



02 dicembre 2018

Pane di pasta madre in macchinetta 3

Dopo la ricetta di giugno, siamo alla terza puntata del pane di pasta madre fatto nella macchinetta del pane.

Purtroppo il tempo è tiranno, e ci si ingegna come si può per sfruttare la tecnologia e cercare di ottenere qualcosa che assomiglia al pane della tradizione.

La ricetta di base non è cambiata, ma il procedimento ha subito delle elaborazioni.

Gli ingredienti:
  1. Farine: 600g
  2. Acqua: 400ml
  3. Sale: 2 cucchiaini
  4. Pasta madre: almeno un bicchiere
Procedimento:
  1. Buttate la pasta madre, l'acqua e 400g di farina nella vaschetta: ottenete un impasto molle.
  2. Lanciate il programma "Impasto". Il mio dura 90 minuti.
  3. A fine programma o quando potete, aggiungete il sale e il resto della farina e rilanciate il programma "Impasto" una seconda volta.
  4. Barbatrucco: se la temperatura ambiente non favorisce la lievitazione (sotto i 25-30 gradi), date una mano ai lievitini alzando la temperatura locale: avviate il programma "Cottura" e poi stroncatelo dopo un paio di minuti; coprite con uno strofinaccio.
  5. Aspettate che l'impasto lieviti fino all'altezza desiderata, ossia praticamente fino al bordo della vaschetta o poco meno.
  6. Lanciate il programma "Cottura". Il mio dura 60 minuti.
  7. Barbatrucco: se dovete uscire o andare a dormire e avete il sospetto che arriverete troppo tardi ad avviare la cottura, prima di abbandonare il campo lanciate il programma di cottura con la partenza ritardata, in modo che la vostra macchinetta parta con la cottura dopo un'ora o due, e non rimaniate a bocca asciutta.