11 novembre 2018

Uffici e open space per programmatori

Prendo spunto da un articolo di un quotidiano di Seattle, nello stato di Washington negli Stati Uniti. Perdonatemi se oggi l'argomento ha principalmente riferimenti e fonti in lingua inglese.

Microsoft’s campus redevelopment: What’s staying, what’s being torn down


Si parla dei progetti edilizi di Microsoft, e si racconta dei vecchi edifici ad X che verranno demoliti e dei nuovi (non a X) che verranno costruiti.

Negli anni '80 Microsoft cercava di attirare  programmatori e ingegneri offrendo un ambiente di lavoro stimolante e di prestigio nel quale ognuno aveva il suo ufficio.


Le palazzine ad X sono nati da questa esigenza: per massimizzare il numero di uffici con finestra.



Nel 2008, Fog Creek (ora Glitch), i creatori di Stack Overflow, hanno avuto lo stesso approccio, raccontato dal loro CEO Joel Spolsky in questo articolo. Testualmente:
 "Every developer, tester, and program manager is in a private office" ("ogni sviluppatore, collaudatore e capo progetto ha un ufficio personale").

Suppongo che oggi Microsoft è in declino e conta sulla propria reputazione per attirare nuove risorse. Per questo e altri motivi abbatte gli uffici ad X è li sostituisce on strutture con più Open Space.

L'Open Space (in inglese Open Plan) è la soluzione architetturale al problema del costo degli uffici, dei ritmi di lavoro veloci e incerti, e più in generale del passo diverso che tiene l'edilizia rispetto all'informatica e agli affari. 

Quanto può durare un progetto informatico? O una azienda informatica? Un grosso spazio aperto può raccogliere decine di persone in micro-postazioni dedicate ad un progetto. Tra un mese altre decine di persone potrebbero occupare gli stessi spazi, su un altro progetto, magari di un altra azienda, o con altre mansioni.

Per Microsoft sono passati ormai quasi quarant'anni dal boom. Il mondo è cambiato, e anche le loro prospettive.

La mia personale esperienza degli uffici Open Space non è particolarmente positiva. 
  • Ognuno è soggetto al lavoro dei vicini. 
  • Non ci sono spazi dove potersi concentrare. 
  • Se uno ha abitudini o tecniche di lavoro che producono "rumore" tutti i vicini ne soffrono. 
  • Se uno è sensibile all'ambiente troverà irritanti i vicini. 
  • Sei esposto alle telefonate e alle conversazioni di tutti, e viceversa le tue telefonate e conversazioni non saranno mai veramente private.
Per risolvere questi problemi, alcune persone che conosco lavorano con le cuffie per tagliare fuori il trambusto. Altre hanno chiesto di trasferirsi a qualche scrivania o piano di distanza. Altre hanno imposto le proprie regole al vicinato, a beneficio o discapito della produttività individuale dei colleghi.

Certo: i metri quadri costano. Certo: divisori, porte e finestre costano. 

Ma la qualità del lavoro prodotto al mercato è lo stesso di quello prodotto in laboratorio?

Vi lascio con qualche altro puntatore all'argomento: