13 gennaio 2019

Metodo Montessori: questo sconosciuto

Come scrivevo in questo post del 2016, a Pavia, o ad essere precisi, a Sommo (PV), da qualche anno alcuni bambini hanno avuto la possibilità di frequentare asilo e scuola primaria secondo il metodo Montessori.

L'iniziativa nasce da un gruppo di mamme a Pavia che si sono date molto da fare, sia per pubblicizzare il metodo, attraverso conferenze e presentazioni, che per avviare concretamente l'asilo e la scuola attraverso un faticoso lavoro di collaborazione con le istituzioni locali.

Dopo un paio di anni di contatto con questa realtà, durante i quali ho assistito ad alcune presentazioni e ho dedicato qualche ora ad approfondimenti personali,
la domanda sorge spontanea
come diceva Antonio Lubrano.

Mi sono più volte domandato perché da quarantacinque anni ad oggi, il metodo Montessori non sia stato diffuso nelle scuole italiane.
Così scriveva Don Luigi Sturzo nel lontano 1952. Sono passati quasi 70 anni, e a questa domanda hanno provato a rispondere in tanti, tra cui Don Luigi stesso in questo articolo "Ricordando Maria Montessori", dal quale cito ancora (e che potete leggere in  questo sito montessoriano).

Allora come oggi, debbo dare la stessa risposta: si tratta di vizio organico del nostro insegnamento: manca la libertà; si vuole l’uniformità; quella imposta da burocrati e sanzionata da politici. Manca anche l’interessamento pubblico ai problemi scolastici; alla loro tecnica, all’adeguamento dei metodi alle moderne esigenze. Forse c’è di più: una diffidenza verso lo spirito di libertà e di autonomia della persona umana che è alla base del metodo Montessori.

(enfasi mia)

Questo testo si trova nei paragrafi conclusivi dell'ampia sezione biografica del libro "Dio e il Bambino e altri scritti inediti" 2013-2016, Editrice Morcelliana, a cura di Fulvio De Giorgi.

In questi frammenti di blog, faccio precedere la domanda ad altre considerazioni sul pensiero e sull'opera di Maria Montessori.

Personalmente, ritengo che storicamente, non si può prescindere dal veto al metodo Montessori imposto dal fascismo. Sempre da Fulvio De Giorgi prendo questa citazione di Umberto Benigni, antimodernista e spia dell'OVRA , che nel 1932 scriveva che non vi era
 "nulla di più spiritualmente antifascista" 
del Metodo della Montessori.

Nel 1934 la Dottoressa e il figlio Mario abbandonarono l'Italia e si trasferirono in Spagna. 
Le scuole montessoriane vennero chiuse (come anche nella Germania nazista) e nel 1936 il ministro De Vecchi soppresse anche la Regia Scuola del Metodo.

Potè rientrare solo il primo maggio del 1947. Tredici anni di buio montessoriano in questo paese.

E dopo la seconda guerra mondiale?

Mi riprometto in qualche post successivo di pescare altre pillole di saggezza di questa straordinaria donna per continuare l'indagine.




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